Nel settore della logistica, un fattore rilevante che può influire sulla gestione dei magazzini logistici, sull’ottimizzazione delle attività di stoccaggio e picking, e sul massimizzare l’utilizzo degli spazi interni ai vettori è proprio il packaging.
Considerando il ruolo centrale dell’imballaggio nel settore logistico, l’Unione Europea (UE) ha discusso e accettato una nuova proposta di regolamentazione incentrata sulla prevenzione e riduzione dei rifiuti.
È quindi indispensabile considerare anche l’impatto ambientale degli imballaggi, con l’obiettivo di:
- Prevenire e ridurre i rifiuti, anche attraverso il loro riutilizzo.
- Rendere gli imballaggi utilizzati nell’UE riciclabili in modo vantaggioso entro il 2030.
- Ridurre drasticamente il consumo di plastica.
L’Unione Europea ha pertanto stabilito tre obiettivi principali per promuovere l’uso di imballaggi che presentano un ciclo di vita più sostenibile.
Primo obiettivo: riduzione del numero di imballaggi
La prima misura da adottare è la riduzione e la restrizione degli imballaggi inutili e monouso, promuovendo invece l’utilizzo di imballaggi riutilizzabili e riciclabili. Saranno eliminate alcune forme di imballaggio, in particolare nel settore alimentare. Questa disposizione dell’Unione Europea mira a ridurre i rifiuti pro capite per stato del 15% entro il 2040 e a conseguire una riduzione complessiva dei rifiuti dell’UE del 37%.
Secondo obiettivo: ridurre l’utilizzo di materie prime
Il secondo obiettivo riguarda la riduzione del fabbisogno di risorse naturali primarie, creando un mercato che possa riciclare le materie prime secondarie. Lo scopo è ridurre drasticamente il consumo di risorse, ad esempio mediante l’obbligo di utilizzare percentuali sempre più ridotte di plastica negli imballaggi.
Terzo obiettivo: promuovere il riciclaggio e il riutilizzo
La plastica è il tipo di imballaggio più diffuso nel mercato europeo ed è anche quello che produce la più alta intensità di emissioni di carbonio, con un totale di 1,8 tonnellate di CO2 durante tutto il suo ciclo di vita. Seguono carta, cartone e vetro, che producono rispettivamente circa 809 e 565 kg di CO2 per tonnellata. Gli imballaggi in legno presentano le emissioni più basse, seguiti dall’acciaio e dall’alluminio.
Dato che i monouso in plastica sono sempre più diffusi, l’obiettivo dell’Unione Europea è promuovere forme di riciclaggio sempre più virtuose, rendendo tutti gli imballaggi sul mercato riciclabili entro il 2030. A tal fine, verranno stabiliti criteri di progettazione più rigorosi per gli imballaggi, rendendoli compostabili e riutilizzabili.
Quali saranno le ripercussioni per il settore logistico e dei trasporti?
La proposta avanzata dall’UE prevede una standardizzazione dei formati degli imballaggi, compresa l’armonizzazione dei requisiti di etichettatura. Ogni imballaggio dovrà presentare un’etichetta che indichi i materiali di cui è composto e in quale categoria di rifiuti dovrebbe essere smaltito.
Il regolamento riaffermerà l’importanza di una gerarchia gestionale dei rifiuti, conferendo maggiore priorità alla prevenzione e alla riduzione degli imballaggi emessi e al loro riutilizzo rispetto allo smaltimento in discarica.
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